Un detto popolare recita: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Eh bene, non ci vuole tanto a capire che la mela non cade mai lontano dall’albero, del resto questa tanto enfatizzata opera straordinaria di rifinitura del parco pubblico, mette in evidenza l’ennesima azione di facciata e povertà di idee e contenuti dell’amministrazione.
Del resto nessuno chiedeva un parco stile “Central Park” Newyorkese e nemmeno “The Hyde Park” di Londra, ma almeno uno spazio verde sicuro e pulito dove trascorrere qualche minuto con i bambini che giocano nelle giostrine o leggere qualche pagina di un libro.
Niente di tutto ciò, visto che la protagonista indiscussa della struttura è la breccialina polverosa e pericolosa sia per gli occhi dei fanciulli che per i polmoni dei frequentatori del parco.
Inoltre, l’unica giostra esistente, a detta dei Watussi (alta quasi 5 metri), dove si concentrano i sassolini polverosi, non può essere adoperata da bambini con disabilità poiché sprovvista di rampe e maniglioni.
Per dirla alla Totò: ma siamo uomini o caporali?