Dall’avvento dei social network c’è l’usanza di fare annunci in pompa magna e, soprattutto, capovolgere l’effetto che un provvedimento può generare.
Partirò dalla conclusione per arrivare all’inizio. Questa illustre dote è riservata ai grandi filosofi come Socrate ma di certo non può essere applicata a un assessore che ha il compito di confrontarsi con la giunta e i cittadini per cercare democraticamente una soluzione ai bisogni della città.
Mi riferisco al roboante annuncio di un fantomatico accordo tra il comune e una ditta privata per la fornitura di 100 monopattini per la mobilità cittadina. Tralasciando l’affitto di €12 all’ora per girare in monopattino, desidero soffermarmi su un altro elemento.
I punti cardini dell’accordo (impatto ambientale e sostenibilità) sono condivisibili ma rappresentano l’effetto di un provvedimento carente dei pilastri su cui poggiano le misure da adottare. A nessuno è pervenuto il rischio che l’uso di questi mezzi possa comportare quando ci muove su strade prive di pista ciclabile. Ancor più, nessuno si è interrogato sulla sicurezza dei velocipedi sul manto stradale divelto e sul basolato sconnesso e, di male in peggio, nessuno ha previsto di integrare una segnaletica stradale dedicata a questi mezzi di trasporto.
Ecco i primi problemi da risolvere per tutti i veicoli sostenibili e non, al fine di poter finalmente godere degli effetti tanto decantati e sperati.