È vero che ultimamente crediamo di essere la cittadina del mondo, spaziando con i monopattini Piantatela monoalbero tra le piste ciclabili e pedonali della Svizzera, passando ad essere gemellati con il Comune di Pagani in provincia di Salerno, grazie al regolamento di politiche per le pari opportunità, ma arrivare a pensare di catapultarci in Perù tra le alture delle Cordillera delle Ande (4000 metri di altitudine) per sperimentare la coltivazione della Quinoa, il passo è davvero importante.
È pure Marcianise dai rilievi geografici è situata a 33 metri sul livello del mare, altitudine e tasso di umidità favorevole alla coltura del tabacco, granturco, canapa ed altri prodotti agricoli, ma non la Quinoa.
Infatti, la pianta di Quinoa per germogliare ha bisogno di un clima mite ed asciutto con bassissima percentuale di umidità, condizione climatica propria di alcuni paesi sudamericani.
Sarà sicuramente tutta colpa della globalizzazione, che con un click alla tastiera del computer ci rende esperti viaggiatori e pionieri di iniziative rivoluzionarie.
Un noto statista italiano disse: una rivoluzione ha bisogno di ideologie rivoluzionarie e di veri rivoluzionari, questa è una falsa rivoluzione.