Siamo davvero liberi nelle scelte che compiamo? Davvero possiamo cucire su di noi la definizione di libertà, quale la capacità di agire senza impedimenti, costrizioni o condizionamenti?
Dalla mia prospettiva, la libertà intesa come facoltà di decidere e agire senza alcun freno, è pura utopia. Tutti noi abbiamo dei condizionamenti, dipesi da svariate ragioni, siano essi sociali, emotivi, razionali, traumatici. A pensar bene, le influenze non devono essere necessariamente intese come un segnale negativo. Ci sono condizionamenti di scelta dettati dal voler agire per evitare di ledere una persona a noi cara, oppure, comportamenti accondiscendenti atti a non generare rancori inutili e futili discussioni. Le decisioni ponderate servono a valutare e a mettere alla prova l’altra persona, saggiandone così il vero valore.
Questi tipici freni alla libertà, se coscientemente attuati, favoriscono l’accrescimento della maturità interiore, generando un senso di benessere psicologico, capace di scarnire le situazioni presenti e future e affrontando con leggerezza alcune scelte che, ahimè, ogni tanto siamo costretti a dover attuare.
Come diceva il vecchio saggio: non tutto ciò che accade arriva per nuocere, infatti, “l’arte risiede nell’essere abili a cogliere sempre il lato positivo da qualsiasi situazione.
