Cara Energia

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Cara Energia ti scrivo così mi distraggo un pò, visto che tra una potatura di qualche ramo sporgente, una rasata di erba incolta e qualche germoglio di Quinoa spuntato, nessuno abbozza minimamente ad un piano di ottimizzazione e risparmio energetico capace di ridurre sensibilmente i costi ed i consumi della bolletta pubblica.

Ovviamente la riflessione non è rivolta solo all’illuminazione stradale da terzo mondo che doveva già essere adeguata con luci a Led, ma alle tante lampadine lasciate accese perennemente negli uffici e scuole pubbliche, oltre che ai caloriferi antiquati, vere e proprie sanguisughe di energia capaci di schiaffeggiare la natura ed i portafogli dei contribuenti, per finire (si fa per dire) all’inesistenza di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici e spazi comunali, capace di contribuire significativamente alla riduzione della spesa ed aumentare il beneficio per il Pianeta, allontanando così anche un possibile blackout energetico.

Nonostante che la campanella d’allarme suona insistentemente e su qualsiasi giornale o trasmissione televisiva non si fa altro che parlare di misure di contenimento e dosaggio di energia, l’amministrazione comunale vive ancora nei bagliori degli anni 80.

Probabilmente con gli ultimi spot propagandistici abbiamo talmente tanta di quella legna e foraggio da poter riscaldare e sfamare l’intero pianeta.

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