Cala il sipario, (di un film già visto), su questa amministrazione che si è distinta nel solcare una spaccatura profonda nel dialogo tra i rappresentanti della città.
Troppi colpi bassi e tante scorrettezze hanno trasformato l’aula consiliare in un ring, dove chi ha patito la sconfitta è stata la cittadinanza.
Sarà un duro lavoro ricucire le maglie del dialogo civile, avvelenato da anni di scaramucce, dispetti, strafottenza degli interessi dei cittadini, noncuranza del bene e dell’interesse comune, e tanto, troppo egocentrismo (leggi anche Figliol prodigo)che ha portato al declino di una delle più floride realtà del sud Italia.
Finalmente è ora di voltare pagina, guardare al futuro con gli occhi della Politica che pone l’obiettivo di soddisfare le esigenze primarie, mettendo definitivamente da parte il “corpo a corpo” e le “botta e risposta” capaci solo di avvelenare e disaffezionare la gente alla res publica.