FATMAN

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Da una lampadina, si accende l’idea creativa di Raffaele Patti nello scrivere e realizzare lo splendido cortometraggio Fatman, andato in scena al Club Etnie per la sua prima assoluta.

Un’idea essenziale che mette a nudo i limiti di una società che ci vuole sempre più isolati ed emarginati nella vita quotidiana, racchiusi tra le mure [ne]amiche di casa, fantasticando un mondo immaginario perfetto e impeccabile.

Ad un certo punto, lo scontro delle due realtà diviene inevitabile, infrangendo in mille pezzi quella maschera artatamente costruita e cucita ad hoc nella mente della Generazione Z.

Un monito lanciato dall’artista Patti, che richiama alla riflessione dei tempi odierni, sempre più asociali e digitali, proiettando la sua opera in una location che storicamente, insieme ad altre realtà di Marcianise (purtroppo scomparse), erano ai tempi della generazione Millennials, luoghi e laboratori di idee, scambi culturali e serate costruttive.

Giunti ai titoli di coda, l’applauso scrosciante del pubblico in sala ha sicuramente fatto battere più forte il cuore di questo Artista nostrano, sempre innovativo ed originale nelle sue opere.

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