Uno sportivo sa riconoscere la qualità del gioco, è affascinato dallo spettacolo offertogli, cerca di comprendere le ragioni e gli schemi, esulta per la vittoria ed applaude in caso di sconfitta.
Un ultras è un’estremista che rompe gli schemi, provoca disordini ed ignora il gioco espresso dalla squadra.
Orbene, nello sport come in politica la sportività ha lasciato il posto al “tifo violento” perdendo la lucidità di sostenere la formazione, lasciando così il posto ad urla e schiamazzi, capaci solo di creare muri e barriere difficili da superare.
Siamo arrivati al punto che per affermare un concetto si schierano i supporters, credendo che il numero crea la forza, ignorando l’idea che l’intelligenza abbatte ogni forzatura muscolare.
Non è mai troppo tardi per ritornare a godersi lo spettacolo, comprendere il potenziale della squadra, svestendo i panni da ultras per indossare le maglie da sostenitori, capaci di supportare il gruppo e scegliere il capitano per affrontare la partita decisiva.