Nei tantissimi filmati che raccontano le guerre, una scena costante erano le interminabili file umane che attendevano il proprio turno per ricevere un mestolo di pasta, un pezzo di pane ed una brodaglia di legumi scaldati.
file umane senza guerra
Oggi, almeno in Italia la guerra è ricordo di 80 anni fa, eppure a cadenza quasi bimestrale, si formano le medesime file umane per accaparrarsi un panino del McDonald al prezzo di tre euro anziché di 6 euro, il nuovo modello di iPhone appena immesso sul mercato, oppure il mitico “Canta Tu” gratis con una spesa di almeno 100 euro di giocattoli.
No time
In una società che, a dire di molti, formalmente non ha tempo per nulla, incredibilmente si riesce a trovare lo spazio per restare ore ed ore in fila indiana per ricevere il “dono” di un altro tipo di guerra: quello del consumismo sfrenato e degli esperimenti sociali sulla manipolazione del genere umano.
Test umano
Del resto, il mezzo più efficace e potente per verificare la capacità delle persone di reagire agli stimoli inutili è dato dal numero degli individui che accorrono nel momento in cui viene applicato un simbolico sconto o una novità sui bene materiale superflui. (Clicca e leggi Black Friday di che?)
I potenti
Orbene, considerando i dati e l’affluenza sempre più in crescita a questi tipi di iniziative, i potenti che guardano le folle umane dall’alto dei loro attici dorati, possono sentirsi estremamente soddisfatti. Clicca e leggi La Transumanza)
Conclusione
In conclusione le domande sorgono spontanee:
Possibile che la mente umana è talmente assuefatta da non comprendere che tutto ciò è frutto di un esperimento sociale?
Possibile che questa società è ormai talmente omologata da non lasciar spiraglio a nessun margine di ribellione culturale?
Ed infine, possibile che nessuno pensi al futuro delle nuove generazioni sempre meno critiche nei confronti di questa società etichettata e priva di eterogeneità?