Come volevasi dimostrare, ciò che è stato ampiamente descritto, richiesto ed annunciato, si è avverato.
giostrine in sicurezza
Attenzione, nessuno aveva chiesto un’opera colossale o la costruzione di un viadotto che collegasse un lembo all’altro della città, ma una semplice quanto obbligatoria messa in sicurezza di una giostrina posta a pochi metri dalla casa comunale, proprio dinanzi al Comando della Polizia Municipale.
Le sei mascelle
Ebbene, dopo l’articolo del blog (clicca e leggi Chiusura per incolumità pubblica), il video di un bambino deluso per la mancata possibilità di usufruire delle giostrine in Piazza Principe di Napoli (clicca e guarda il video IMG_6828), la richiesta protocollata dell’associazione maggio ‘78 , la quale chiedeva l’intervento di messa in sicurezza delle suddette attrattive, la locomotiva Comunale si era mossa posizionando 4 mascelle per arginare il pericolo denunciato (clicca e leggi La pezza a colori).
pericolo iniziale
Come volevasi dimostrare, tra gli agenti atmosferici e qualche maldestro atto vandalico nemmeno tanto elaborato, le 4 “indistruttibili” mascelle sono state divelte, rimarcando la situazione di pericolo iniziale.
trampolino di lancio
Per essere precisi, l’allora intervento di apposizione delle tavolette di legno, più che arginare il pericolo, fungevano da trampolino di lancio per una possibile caduta ancora più drammatica.
Gioco dell’oca
Orbene, immaginiamo di giocare al “gioco dell’oca” e ripartiamo dalla casella iniziale, riformuliamo le richiesta iniziali, ovvero, la messa in sicurezza delle giostrine di Piazza Principe di Napoli, utilizzando materiale verosimilmente uguale alla struttura portante.
boccone amaro
Si badi bene che, la richiesta suindicata viene riproposta in nome e per conto dei cittadini e dei suoi piccoli abitanti, i quali sono stanchi di vivere e convivere in un luogo inesorabilmente lasciato a se stesso.
In conclusione, una città che non ha margini di prospettiva futura di servizi ed idee innovative, ma costernata solo da azioni palliative, sarà sempre più un luogo difficile da deglutire ed impossibile da digerire.