La Legge 194 sull’aborto

0
103

La legge 194 sull’aborto, introdotta il 22 maggio 1978, ha rappresentato un passo in avanti sia nel riaffermare il principio di laicità dello Stato Italiano, ma anche nel riconoscimento della volontà delle donne di poter interrompere la gravidanza, evitando, tra l’altro, la condannata alla pena detentiva sino a 4 anni di reclusione.

Contro la Legge 194 sull’aborto
Da 40 anni ad oggi, soprattutto i governi di destra (clicca e leggi I partiti politici), hanno sempre cercato di modificare ed ostacolare questo diritto sacrosanto storicamente conquistato.

Piemonte Lega
L’ultima trovata del Governo Meloni, è stata quella di introdurre nelle stanze d’ascolto, adibite presso gli ospedali e consultori, le associazioni non profit pro vita, con lo scopo selettivo di colpevolizzare le ragazze/donne che intendono abortire (clicca e guarda https://www.la7.it/piazzapulita/video/piemonte-il-laboratorio-anti-abortista-della-destra-italiana-02-05-2024-540328)

consultori e stanze d’ascolto
Orbene, le strutture quali il consultorio e le stanze d’ascolto nascono con il compito di apportare un sostegno psicologico alla donna in stato interessante, luoghi dove la presenza del psicologo e del medico (non obiettore di coscienza) è fondamentale e deve essere garantita per legge.
Associazioni pro vita
Oggi, invece le associazioni pro vita, in cambio di ingenti somme di denaro pubblico , invece di ascoltare le donne in stato di fragilità emotiva, impongono la loro visione ideologica della questione, violando così la legge 194 ed incassando risorse economiche che invece dovrebbero essere destinate a rafforzare la presenza di psicologici e medici per affrontare laicamente e professionalmente le necessità della donna.

conclusioni
Concludendo, uno Stato garante dei diritti fondamentali dei cittadini, non può ostacolare o influenzare il diritto di una donna di interrompere la gravidanza entro i 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiare, ovvero entro il quarto e quinto mese per problemi fisici del feto e sotto prescrizione medica.

Stato garantista
Insomma, uno Stato garantista dei diritti fondamentali DEVE lasciare la libertà ad ogni singola cittadina di decidere le sorti della sua gravidanza.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!