C’è ancora chi festeggia

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C’è ancora chi festeggia per il risultato delle ultime elezioni.
c’è chi festeggia

Sicuramente festeggiano gli eletti, (vorrei crederci) se non lo fanno loro, dopo una campagna elettorale dispendiosa a suon di investimenti economici e di promesse.

Festeggiano i “grandi seguaci” degli eletti che ora attendono il tornaconto elettorale.

democrazia fallita
Forse non è chiaro che chi non festeggia è la Democrazia, visto che la metà degli aventi diritto al voto ha boicottato la tornata elettorale.

Di certo non è la prima volta che capita e nemmeno sarà l’ultima.

Domanda
Ma quali sono le ragioni di questo astensionismo?

Motivi
Alcuni sostengono che le elezioni europee contano ben poco, altri seguono la scia qualunquista del “sono tutti uguali”, altri invece, sono talmente distaccati e sfiduciati dalla politica che preferisco sostituire quei due minuti in cabina elettorale con qualsiasi altra attività.

Tra le tante motivazioni, quella più calzante è il totale disinteressamento e delusione che il politico recente ha saputo cementificare nella mente delle persone.

punta dell’icerberg
Infatti, con il tradimento dei valori e la scomparsa degli ideali identificativi dei partiti politici (clicca e leggi I partiti politici ), lo sbandamento e la disaffezione del popolo verso la res publica costituisce solo la punta dell’iceberg di questo assenteismo giustificato.

lassismo e disorganizzazione 
Forse, in Italia resterà solo la punta di ghiaccio di questo lassismo, poiché gli assenteisti non sono in grado, per pigrizia e poca organizzazione, di creare un’alternativa valida al politico odierno, colui che non rispecchia più nessun valore ma solo logiche di potere da soddisfare.

valori smarriti
Bisognerebbe ritrovare i personali valori identificativi, riscoprendo le loro origini ed amalgamandoli con le nuove tematiche del nostro tempo, mentre tutto ciò che si percepisce è solo qualunquismo, slogan fini a se stessi e persone assetate di potere.
conclusioni
Concludendo questa triste pagina, non lamentiamoci se tra i tanti, è stato eletto un personaggio dal nome Vannacci che fa dell’omofobia, del sessismo e della propaganda ambigua del ventennio fascista, il suo cavallo di battaglia.

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