Gli amori duraturi detengono in sé la bruciante passione, o si spengono lentamente fino a divenire abitudine?
È una domanda che vorrei porgere ad un pubblico vasto, per comprendere l’idea che ogni essere umano ha dell’amore.
Tutti sappiamo che l’incontro tra due esseri umani può provocare una scintilla di piacere fisico e/o mentale, tale da alimentare la passione iniziale.
Cavalcata l’onda della passione, il rapporto duraturo vive di quotidianità, assimilando ed unendo le difficoltà che ogni persona incontra nella propria vita sociale
Ebbene, percorrendo questa strada, molto spesso si incontrano due direzioni opposte: il desiderio di una nuova passione, oppure, la consapevolezza di vivere stabilmente il prescelto rapporto amoroso sciapo di fervore.
Inevitabilmente, nell’uno o nell’altro caso il rapporto finisce oppure è destinato a finire.
Può esistere una terza direzione?
A mio modesto parere, può esistere un rapporto bruciante e duraturo, grazie al desiderio verso l’altro. Il desiderio inteso quale il primo sguardo, il primo bacio, la prima volta, insomma, la prima emozione provata verso l’amata. In questo senso, come scrive il premio Nobel Handke, possiamo continuare a unirci dopo esserci già uniti, possiamo scoprire nel nostro corpo delle ferite che non avevamo ancora visto, possiamo allargare la nostra stanza fino a dilatare ancora di più i nostri orizzonti.
Non saranno gli anni di un rapporto amoroso ad essere contati, ma l’eterno presente di due amanti che si scelgono ancora una volta e per l’ennesima volta.