Alan e Sila, due cuori indifesi ed innocenti che hanno smesso di battere.
Il primo, poco più di tre anni, morto nel 2015 tra le acque gelide di un mare che ha voluto restituire il suo corpino all’umanità , proprio per imprimere un segno indelebile nei cuori delle donne e degli uomini, “detentori del potere mondiale”.
La seconda, di tre settimane, morta congelata nella notte di Natale in una tendopoli nella striscia di Gaza (clicca e leggi https://www.rainews.it/amp/articoli/2024/12/non-ce-lha-fatta-la-sila-la-neonata-e-morta-per-ipotermia-in-una-tendopoli-della-striscia-di-gaza-0d4a8128-85ef-45b4-b55d-c663441a62cd.html), luogo
martoriato da una feroce guerra, che ha portato il primo ministro israeliano ad essere accusato, da diverse Capi di Stato, un criminale di guerra.
Il simbolo
Ovviamente, i due bambini sono solo il simbolo di migliaia di persone che ogni giorno perdono la vita a causa del massacro messo in atto dai “potenti”, gli stessi personaggi che il giorno dopo le tragedie conosciute, fingono lacrime e promettono esclamando: “mai più”.
Alcuni Capi di Stato
Sono pochi i Capi di Stato che hanno dichiarato a gran voce, scandendo il nome e cognome degli uomini che dovrebbero essere condannati per genocidio e crimini contro l’umanità, mentre tutti gli altri, fingendo di pregare o girandosi dall’altra parte, sono diventati (o lo sono sempre stati) complici di questo massacro che mietono vite umane e strappano piccoli fiori di margherite, che mai riusciranno a sbocciare.
conclusione
Purtroppo, ormai è assodato che il mondo non cambierà la sua direzione (clicca e leggi Lacrime salate), nei cuori delle persone la crudeltà ha avuto il sopravvento sull’amore, la guerra ha vinto sulla pace, la violenza ha sopraffatto l’indulgenza, e l’invidia ha sconfitto la generosità.
Speranza
Ci resta solo la speranza che la parte sana della popolazione non smetta mai di praticare l’amore, cercando di diffondere la pace ed il rispetto nei confronti di ogni abitante della terra.
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