Nell’epoca della “tecnica” a danno della creatività, per dirla alla Umberto Galimberti, vale più un’opera di cementificazione che ettari di terreno da destinare all’ambiente e alla respirabiltà di una città.
È ciò che si apprende dalle finte idee green di un’amministrazione che cade nella retorica della creazione dei nuovi posti di lavoro sacrificando il bene primario, cioè la salute!
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