A poche ore dalla nomina del Commissario Prefettizio, la città sembra respirare un clima più disteso e pacato.
Come in un batter d’occhio, si è ristabilito quella quiete che contraddistingue molte città, eliminando quelle frizioni che hanno caratterizzato, per lungo tempo, i comportamenti di molti cittadini faziosi.
Ovviamente trattasi di calma apparente, di brace che è seppellita sotto una coltre di cenere, subito pronta ad accendersi non appena si innalzerà il vento.
Spero che i Marcianisani abbiano compreso che aizzare il dibattito politico a mó di urla nel pollaio e dimostrazione di forza non porti ad alcun beneficio per la cittadinanza, anzi inala l’aria di una nube tossica dalla quale è difficile disintossicarsi.
Un dato è certo: tanti, troppi concittadini, assistendo alle diatribe degli ultimi anni ed agli innumerevoli “salti della quaglia”, sono rassegnati nel vedere la propria città abbandonata al proprio destino.
C’è da dire però che non tutto è perduto, esiste una buona parte di cittadini che nutre un sentimento leale per la propria terra e desidera fortemente lasciarsi alle spalle questi anni bui per affrontare il futuro con spirito cordiale, prepositivo ed innovativo.
Egregio avvocato, non ” troppi” concittadini si sono rassegnati che Marcianise vada alla deriva, anzi…
certo, ne sono convinto anch’io che molti non si sono rassegnati a questo stato di eventi. Occorre però avere la lucidità di evitare di ricadere nello stesso gioco del “fuoco di paglia” populistico. Grazie per il suo commento.