Da qualche settimana è dibattuto il tema riguardo la possibilità per i commercianti di rifiutare il pagamento con carta di credito per importi inferiori a 60 euro.
Tante polemiche, in molti urlano alla possibilità di boicottare gli esercizi commerciali che rifiutano la carta di credito, altri, soprattutto i commercianti apprezzano il provvedimento legislativo.
Tra questo crocevia di voci, fatto passare dal Governo come un provvedimento sacrosanto e dall’opposizione come il via libera all’evasione fiscale, sembra che solo in pochi hanno centrato il fulcro del contrasto e la plausibile risoluzione dello stesso.
Per stroncare la polemica sterile e faziosa, potrebbe bastare l’eliminazione dell’esose commissioni applicate dalle banche su ogni transazione eseguita e l’esorbitante costo di gestione mensile del Pos, ponendo così un forte freno ad ogni malinteso.
Ma, ben si comprende che nessuno vuole schierarsi contro uno dei tanti poteri forti che da tempo bloccano l’Italia, lobby che, sopratutto in passato, ed in parte ancora oggi, sono state protagoniste di comportamenti in palese violazione di legge, in merito all’applicazione di interessi usurai ed anatocismo su mutui e finanziamenti, stroncati solo da innumerevoli causa civile e richiami della banca centrale europea.