Oggigiorno vanno di moda i testi ed i concetti semplici e frivoli, forse perché quelli più articolati non sono difficili da comprendere, bensì colpiscono dritto nell’anima per schiettezza e verità.
Stamattina mentre ero un viaggio, mi sono imbattuto nel testo “l’Azalea” del cantautore Giorgio Gaber.
Questo brano mette a nudo i comportamenti delle persone che senza remore di morale e coscienza, nel nome della convenienza diventano carogne con il mondo intero. La domenica però comprano l’Azalea per purificarsi l’anima ed apparire buoni, facendo finta di contribuire a risolvere i problemi della società creati da loro stessi.
Così con l’acquisto dell’Azalea credono di contribuire a risolvere il problema della fame nel mondo, mentre la sera prima hanno voltato la faccia ad un bambino che chiedeva aiuto ed aveva freddo, così credono di dare un contributo alla ricerca sul cancro mentre restano inermi dinanzi agli incendi di immondizia e capannoni, così contribuisco a salvare il pianeta cementificando qualsiasi spazio verde delle città, così credono di parlare di democrazia offendendo chiunque ha un’opinione diversa dalla loro.
Credo che sia giunta l’ora di mettere da parte questo spettacolo indegno fatto di mistificazione e finto buonismo e cominciare davvero ad aiutare il prossimo, partendo dai nostri comportamenti e dal contributo che davvero possiamo dare nel nome dell’ambiente, dei più deboli e della società.