In molti confondono la figura del mentore con quella del padrone. Eppure, il significato dei due sostantivi maschili è diametralmente opposto: il mentore è un consigliere saggio e fidato a cui è riconosciuta una sorta di autorità paterna, il padrone è colui detiene l’autorità assoluta sugli altri, tale da imporre le scelte senza margini di spiegazione.
Orbene, l’elemento di disgiunzione tra i due termini risiede nella libertà di scelta ed autodeterminazione dell’individuo su cui ricade “autorità”, per dirla in altri termini, è la capacità della persona di distingue i saggi consigli dagli ordini impartiti. 
Oggi si barattano le scelte e la libertà personale di esprimere le proprie idee per la paura ed il timore di ferire il padrone, violentando il concetto sacrosanto di libertà in cambio del rispettoso ed ossequioso “yes man”, perdendo così la possibilità di lasciare il segno nelle decisioni che la vita ci pone di compiere per il bene nostro e della comunità.
Concludo con la frase di un mentore, tale Sandro Pertini, celebre estimatore della libertà: Sii sempre, in ogni circostanza di fronte a tutti un uomo libero e pur di esserlo, sii pronto a pagare qualsiasi prezzo.
