È capitato di vedere in mondovisione il comportamento tenuto dai tifosi giapponesi sugli spalti, prima e soprattutto dopo, le partite della propria nazionale.
Non ultimo, a seguito dell’eliminazione dalla competizione contro la Croazia avvenuta sui calci di rigore, l’allenatore nipponico ha ringraziato ed omaggiato con un lungo inchino la propria Nazione attraverso i supporters.
Trattasi non di scenografia, come qualcuno ha malignato, ma in senso stretto di personalità, modo di essere e relazionarsi con il creato.
Del resto forgiati dallo shintoismo ed assorbiti man mano anche dei tratti tipici del buddismo, il Giappone con questo complesso sviluppo culturale ha dato vita alla propria modernità (leggi anche Fermata riflessiva.)
Infatti, è una Nazione che insieme al Vietnam, all’India ed altre appartenenti all’emisfero Australe si sono proiettate verso il futuro senza mai perdere di vista le radici del passato proteggendo l’arte, la cultura, la moda, le credenze e la letteratura.
La marcia in più rispetto ai popoli del vecchio continente risiede proprio nel profondo rispetto verso l’universo ed i suoi abitanti, ponendo così le basi di rapporti basati sulla riconoscenza, l’intelligenza ed il bene gli altri, lasciando da parte l’odio ed il rancore, sentimenti distruttivi che padroneggiano nelle società cosiddette avanguardiste.
La globalizzazione, in questa occasione, sta dando una grossa mano di avvicinamento a queste realtà, ormai non è raro che molti italiani si approcciano sia spiritualmente che umanamente a questo tipo di culture, creando quella goccia cristallina che si espande a macchia d’olio.