La psichiatra Elisabeth Kübler-Ross ha dichiarato in un celebre discorso: se a qualcuno non piace la verità, troverà mille argomenti contro di essa.
Non entrerò nel merito della questione, ma desidero basarmi sul dettato normativo: i ruoli istituzionali richiedono imparzialità e neutralità, in virtù della funzione svolta.
L’intervento sfrontato e strumentalizzato della polizia municipale in aula consiliare per “riportare l’ordine” mostra apparentemente un atto di forza ma, sostanzialmente, mette a nudo una debolezza di idee e contenuti.
Lo spettacolo andato in scesa nell’ultimo consiglio comunale non rispecchia le esigenze di una città che, da tanti e troppi anni, cerca delle risposte concrete in ambito occupazionale, di vivibilità concreta, risposte culturali che ormai sembrano seppellite sotto la coltre della sabbia del fiume.
Qualcuno ha magnificato di una Marcianise che sta cambiando. Se il mutamento passa per la superficialità dell’asfalto di 3 strade, è preferibile rattoppare le pezze, rinunciare alle grandi manovre di “facciata” del palazzo e investire seriamente in cultura, nella creatività delle associazioni e nei piccoli commercianti della città, poiché sono soprattutto loro il cuore pulsante di una comunità che non si riconosce nel teatrino del palazzo da qualsiasi parte lo si guardi.
